In un’epoca in cui le parole “eco”, “green” e “sostenibile” riempiono scaffali, etichette e campagne marketing, la vera sfida non è solo fare packaging sostenibile, ma comunicarlo in modo chiaro, onesto e trasparente. In Teamplast ci confrontiamo spesso con clienti che ci chiedono: “Come facciamo a raccontare bene quello che stiamo facendo?”. Ed è una domanda fondamentale.
Questo articolo nasce proprio da lì: dall’esigenza di spiegare al consumatore ciò che si sta facendo bene, evitando scorciatoie e fraintendimenti.
Greenwashing vs comunicazione etica
Il greenwashing è una delle trappole più pericolose della sostenibilità comunicata male. Si tratta di quei casi in cui si esagera, si semplifica o si dichiarano cose non del tutto vere per sembrare più sostenibili di quanto si è.
Da parte nostra, consigliamo sempre ai clienti di comunicare ciò che è verificabile. Anche piccoli miglioramenti — come la riduzione di spessore, l’uso di plastica riciclata o la progettazione per il riciclo — se raccontati bene, hanno un valore enorme.
In Teamplast preferiamo usare una comunicazione etica e misurabile, anche quando si tratta di semplici codici identificativi o di grafiche ambientali. Perché essere chiari genera fiducia, e la fiducia oggi vale molto più di qualsiasi slogan.
Le etichette ambientali: interpretarle e utilizzarle correttamente
Un punto spesso sottovalutato è proprio l’etichettatura. Eppure, l’etichetta è il primo (e a volte l’unico) contatto tra il packaging e il consumatore.
L’etichettatura ambientale oggi deve:
- indicare la composizione del packaging (con codici come LDPE 04, HDPE 02 e PP 5, ecc.)
- spiegare come smaltire correttamente l’imballaggio (raccolta plastica, carta, vetro,ecc.)
Noi di Teamplast supportiamo le aziende nella scelta grafica e corretto posizionamento di queste informazioni. L’obiettivo non è solo adempiere all’obbligo normativo, ma anche educare visivamente il cliente finale, con un linguaggio semplice e diretto.
Educare il consumatore: casi virtuosi
Comunicare la sostenibilità è anche una questione culturale. Ci sono aziende che hanno fatto di questa educazione un punto di forza.
Ad esempio:
- brand del food che mostrano il percorso del packaging dalla produzione al riciclo
- aziende cosmetiche che invitano al riutilizzo con grafiche motivazionali sul flacone
- marchi che inseriscono QR code con video informativi sul ciclo di vita del packaging
In Teamplast abbiamo partecipato a diversi progetti dove il packaging è diventato uno strumento narrativo, un veicolo di consapevolezza. E la risposta dei consumatori è stata sempre molto positiva. Crediamo fortemente che vada motivato il riciclo a prescindere dal materiale e, per noi che trattiamo plastica che può essere recuperata, è importantissimo che l’utilizzatore capisca che smaltire in modo corretto è il primo grande passo per aiutare il nostro pianeta.
Come raccontare la sostenibilità nel packaging B2B e B2C
Nel B2C, la sfida è catturare attenzione e fiducia in pochi secondi. Nel B2B, invece, bisogna essere più tecnici, documentati, concreti.
Per questo, la comunicazione sostenibile cambia tono e forma in base al pubblico:
- nel B2C usiamo claim semplici, icone visive, narrazione emozionale
- nel B2B preferiamo infografiche, schede tecniche, dati LCA
Noi in Teamplast cerchiamo di mediare tra questi due mondi, perché spesso chi compra è un’azienda, ma chi usa o butta l’imballaggio è un consumatore. Raccontare bene la sostenibilità significa sapere con chi stiamo parlando.
Il ruolo del packaging nel branding e nella reputazione aziendale
Oggi, il packaging è parte integrante della brand identity ancora più di quanto lo era prima. Non è solo un contenitore, ma un “vestito” che identifica il prodotto o l’azienda e racconta e insegna qualcosa su di esso. Un imballaggio pensato, riciclabile, bello da vedere e da toccare, è un messaggio chiaro di coerenza tra valori e azioni.
Per molte aziende con cui lavoriamo, migliorare il packaging ha significato anche rafforzare la reputazione. Un esempio? Il passaggio da pack multistrato difficilmente riciclabile a una soluzione monomateriale, accompagnata da una comunicazione trasparente, ha generato un aumento delle vendite e un miglioramento della percezione del brand.
Comunicare il packaging sostenibile non è semplice, ma è indispensabile. E deve partire da una verità concreta. In Teamplast, ogni volta che progettiamo un pack, pensiamo anche a come verrà percepito, spiegato, vissuto. Perché un packaging ben raccontato è un alleato: del brand, del consumatore e dell’ambiente.
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