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Nel contesto della transizione ecologica, l’Italia si distingue in Europa per il suo approccio concreto all’economia circolare, in particolare nel settore degli imballaggi. Al centro di questo sistema virtuoso si trova il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, che da anni coordina e promuove il riciclo e il recupero dei materiali su scala nazionale. In questo articolo analizziamo il funzionamento del sistema CONAI, i consorzi di filiera, i principi fondanti dell’EPR e le sfide legate alla gestione sostenibile degli imballaggi.

Cos’è il sistema CONAI e come funziona

Il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) è un sistema privato a partecipazione obbligatoria, istituito per garantire il raggiungimento degli obiettivi di riciclo e recupero previsti dalle normative europee e italiane. Il consorzio opera secondo il principio della responsabilità condivisa, coinvolgendo produttori, utilizzatori e pubbliche amministrazioni nella gestione del fine vita degli imballaggi.

Le aziende che producono o utilizzano imballaggi devono iscriversi a CONAI e versare un contributo ambientale (CAC), che finanzia la raccolta differenziata e le attività di riciclo. I ricavi vengono reinvestiti per supportare i comuni italiani e garantire l’avvio a riciclo degli imballaggi raccolti.

I sei consorzi di filiera

Il sistema CONAI si articola in sei consorzi di filiera, ciascuno dedicato a un materiale specifico:

  1. COREPLA – plastica
  2. COMIECO – carta e cartone
  3. CIAL – alluminio
  4. RICREA – acciaio
  5. COREVE – vetro
  6. BIOREPACK – bioplastica compostabile (aggiunto nel 2021)

Questi consorzi garantiscono il recupero e il riciclo dei materiali immessi al consumo, sviluppando accordi con i Comuni per il ritiro dei rifiuti differenziati e sostenendo iniziative di comunicazione e ricerca. Ogni consorzio pubblica annualmente dati, report e obiettivi raggiunti, contribuendo alla trasparenza del sistema.

Il principio dell’EPR (responsabilità estesa del produttore)

La EPR – Extended Producer Responsibility è il principio su cui si fonda l’intero sistema CONAI. Secondo questo modello, i produttori di imballaggi sono direttamente responsabili della gestione del loro impatto ambientale, dalla progettazione fino alla fine del ciclo di vita del prodotto.

In pratica, questo significa:

  • progettare imballaggi facilmente riciclabili
  • minimizzare l’uso di materiali misti o difficili da separare
  • contribuire economicamente al sistema di gestione e riciclo

Il principio dell’EPR sta diventando centrale anche a livello europeo, con il nuovo regolamento PPWR che rafforza gli obblighi per i produttori e punta a rendere ogni imballaggio riutilizzabile o riciclabile entro il 2030.

Imballaggi e riciclo: l’Italia verso un’economia circolare efficiente

Grazie al sistema CONAI e alla collaborazione con oltre 7.200 Comuni italiani, l’Italia ha raggiunto risultati eccellenti nella raccolta e nel riciclo degli imballaggi. Secondo i dati ufficiali:

  • Oltre 10 milioni di tonnellate di rifiuti da imballaggio sono stati avviati a riciclo nel 2022
  • Il tasso di riciclo complessivo ha superato il 73%, in anticipo rispetto agli obiettivi UE
  • Più del 90% della popolazione italiana è servita da sistemi di raccolta differenziata

In particolare, si registra un forte miglioramento nella qualità dei materiali raccolti, grazie a campagne informative e investimenti in impianti di selezione sempre più efficienti.

Le sfide del Packaging in plastica, carta, vetro, metalli

Nonostante i buoni risultati, il settore degli imballaggi affronta sfide complesse legate alla diversità dei materiali e alla loro gestione:

  • Plastica: necessità di aumentare la quota di plastica rigenerata, combattere la dispersione e migliorare la qualità del raccolto.
  • Carta: sfida legata alla presenza di materiali non cellulosici e alla saturazione degli impianti di riciclo.
  • Vetro: miglioramento della raccolta selettiva per ridurre l’inquinamento del materiale.
  • Metalli (acciaio e alluminio): valorizzazione della raccolta urbana e promozione della cultura del riciclo domestico.

Le nuove tecnologie, insieme a un maggiore coinvolgimento del consumatore e a una progettazione sostenibile degli imballaggi, sono la chiave per superare questi ostacoli.

Il modello italiano di economia circolare applicato agli imballaggi è un esempio concreto di efficienza e responsabilità condivisa. Il sistema CONAI, attraverso i consorzi di filiera e il principio EPR, dimostra come sia possibile trasformare i rifiuti in risorse, generando benefici ambientali ed economici. Tuttavia, le sfide non mancano, e sarà fondamentale continuare a investire in innovazione, informazione e collaborazione tra attori pubblici e privati per garantire un futuro sostenibile al sistema degli imballaggi.

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