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Negli ultimi anni, parlare di packaging sostenibile non è più una scelta di posizionamento, ma una necessità concreta per chi produce, confeziona e distribuisce. Anche in Teamplast ci confrontiamo ogni giorno con aziende che cercano soluzioni diverse: meno impattanti, più trasparenti, ma anche realmente funzionali. Questo articolo nasce da quelle conversazioni e dalla nostra esperienza diretta nel proporre materiali innovativi.

Bio-based, biodegradabili, compostabili: le differenze fondamentali

Spesso questi termini vengono usati come sinonimi, ma hanno significati molto diversi e, per chi lavora nel settore come noi, è fondamentale conoscerne le implicazioni reali.

  • Bio-based: materiali derivati da risorse biologiche (come mais, canna da zucchero, alghe), ma non per forza biodegradabili. Alcuni biopolimeri, pur essendo bio-based, si comportano come plastiche tradizionali.
  • Biodegradabili: materiali che si degradano nel tempo grazie all’azione di batteri, enzimi e altri agenti naturali. Tuttavia, le condizioni in cui avviene questa degradazione non sono sempre presenti nell’ambiente.
  • Compostabili: biodegradabili in tempi rapidi in impianti di compostaggio industriale, secondo la norma EN 13432. Non tutti i compostabili sono adatti al compost domestico.

In Teamplast valutiamo attentamente con ogni cliente quale sia il materiale più adatto all’uso finale, senza cadere nella trappola del greenwashing. La soluzione giusta è quella che tiene conto di tutto il ciclo di vita del packaging, non solo della sua origine o del suo fine vita.

L’LCA (Life Cycle Assessment) come strumento decisionale

Uno degli strumenti più importanti per orientare le scelte è la LCA – Analisi del Ciclo di Vita. Noi di Teamplast lo riteniamo fondamentale quando un cliente ci chiede: “Qual è il materiale più sostenibile?”. Innanzitutto analizziamo se il prodotto che deve essere confezionato è adatto alle caratteristiche dei vari materiali e, successivamente, individuati i materiali idonei per quel particolare utilizzo, andiamo a verificarne i relativi impatti.

There LCA permette di:

  • valutare l’impatto ambientale di un materiale dalla produzione allo smaltimento
  • confrontare alternative su base scientifica
  • evitare scelte sbagliate basate solo sulla percezione (es. carta vs plastica)

Quando proponiamo nuovi materiali o strutture, ci piace accompagnare la proposta con un ragionamento che tenga conto di dati reali e impatti misurabili, non solo di tendenze di mercato. In Teamplast non trattiamo materiali Bio-based , compostabili o biodegradabili, ma crediamo fermamente nel materiale rigenerato che viene prodotto dagli scarti di lavorazione. Questo materiale, tuttavia, non è idoneo a determinati utilizzi e quindi cerchiamo di indirizzare il cliente verso aziende affidabili con cui collaboriamo, per offrire soluzioni sicure e di qualità, dandogli la possibilità di trovare quello che sta cercando.

Packaging riutilizzabile e sistemi refill

Il packaging non deve per forza essere “usa e getta”. In alcuni settori, soprattutto nella cosmetica e nel cleaning, stiamo aiutando i nostri clienti a progettare pack riutilizzabili or sistemi refill.

Questo approccio richiede:

  • un design robusto ma ergonomico
  • materiali durevoli, igienici
  • un pensiero diverso sulla logistica e sulla relazione col consumatore

Per noi, è una delle sfide più stimolanti: trasformare un imballaggio in un oggetto di servizio, parte integrante dell’esperienza del brand.

Le tecnologie per il tracciamento e la trasparenza

Oggi sostenibilità fa rima con tracciabilità. Sempre più spesso integriamo nei pack sistemi come:

  • QR code (dei nostri clienti) che rimandano a schede tecniche e siti web dove il consumatore può recuperare informazioni di riciclo o origine del materiale
  • prints intelligenti che segnalano il tipo di materiale ed il corretto smaltimento

Il futuro del packaging passa anche da qui: dall’informazione, dalla tecnologia e da un dialogo più aperto con chi quei prodotti li usa ogni giorno.

In Teamplast crediamo che non esista un solo materiale giusto, ma una scelta giusta per ogni contesto. E quella scelta si costruisce ascoltando, sperimentando, valutando, insieme ai clienti. Il packaging del futuro sarà tanto più sostenibile quanto più sarà pensato con intelligenza, trasparenza e onestà.

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