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Con l’arrivo delle vacanze e il conseguente popolamento delle spiagge, Every year the problem of plastic waste abandoned in the sea arises again.
Si tratta di un argomento molto complesso, che spesso viene trattato con una certa superficialità, senza considerare quali sono i veri fattori di rischio.
Con questo articolo vorremmo fare un po’ di chiarezza sulla questione, proprio perché ci sembra giusto divulgare una corretta informazione sul reale stato delle cose.

Marine pollution: the main causes

Ad alcuni potrebbe sembrare una ovvietà ma la prima e più importante causa della dispersione dei rifiuti nell’ambiente (mari, oceani e terraferma) è l’uomo. Questo concetto così semplice in realtà ci riporta a una fortissima assunzione di responsabilità: qualsiasi rifiuto che vediamo nelle spiagge e nei mari (o per strada) è stato messo lì da un consumatore che ha deliberatamente deciso di disperderlo nell’ambiente anziché gettarlo nei contenitori predisposti.
Quindi una delle prima soluzioni al problema dei rifiuti nei mari e nelle spiagge è lavorare sull’educazione e sulla sensibilizzazione delle persone. Per molti, troppi anni, è stato sottovalutato il problema della dispersione dei rifiuti..vi ricordate che negli anni ‘80 c’era la moda di gettare spazzatura od oggetti dai finestrini delle auto? Era un comportamento cool, che enfatizzava la spensieratezza di quegli anni ma cosa direbbero oggi gli ambientalisti?

Inoltre, le spiagge, anche quelle più turistiche, non sono sempre (anzi quasi mai!) dotate di contenitori adatti alla raccolta dei rifiuti. Per cui per molte persone la soluzione più semplice rimane quella di lasciarli lì o disperderli nell’ambiente. Mancano quindi strutture idonee e diffuse alla raccolta dell’immondizia e alla sua differenziazione, altro aspetto su cui i Paesi e i governi dovrebbero lavorare.

Un altro decisivo fattore che provoca l’inquinamento nei mari e nelle spiagge sono i pescherecci. Ebbene sì: circa la metà dei rifiuti che popolano le nostre acque marine è composta da reti da pesca e altri oggetti derivanti da attrezzature come corde, trappole e polistirolo, materiale utilizzato ampiamente nel settore. Secondo una recente ricerca di Fedagripesca-Confcooperative, se la flotta da pesca italiana portasse a terra tutti i rifiuti che ogni giorno rimangono impigliati nelle reti, in 10 anni il mare verrebbe ripulito da 30mila tonnellate di rifiuti (Fonte: ANSA).

Not only that, cruise ships and tourist ships also represent a major polluting engine. Alcuni studiosi hanno monitorato per decenni la situazione rifiuti di un’isola remota dell’Oceano Atlantico. Fino agli anni ‘80 provenivano prevalentemente dalla terraferma, trasportati dalle correnti marine. Negli ultimi anni invece gli oggetti rinvenuti sono di produzione molto recente, in particolare bottigliette PET prodotte in Asia e molto utilizzate anche dai marinai. Questo conferma che spesso le navi e le imbarcazioni vengono svuotate (probabilmente per creare più spazio) e i rifiuti gettati direttamente in mare.

Only plastic in the seas and on the beaches? Let's dispel some myths

Quando si parla di inquinamento delle spiagge si fa quasi sempre riferimento alla plastica intesa come sacchetti, cannucce e bottiglie. Ma è davvero così? Non proprio. According to a research conducted in Brazil among anthropogenic objects (ovvero prodotti dall’uomo ma che rischiano di mutare la natura) che dominano le spiagge, the one made of plastic and which is found in much greater quantities than others are cigarette butts, il cui filtro è costituito da un involucro di carta e da acetato di cellulosa, una plastica di derivazione naturale. Seguono poi avanzi di cibo e bastoncini in legno.

Un altro mito da sfatare è il comportamento di Paesi industrialmente avanzati come Europa e Stati Uniti che vengono spesso ritenuti tra i principali responsabili a livello di inquinamento globale. Per quanto riguarda il settore delle materie plastiche, è sì vero che Europa e Stati Uniti sono tra quelli che producono più plastica su scala mondiale ma è altrettanto vero che sono anche tra quelli che ne riciclano di più. Quindi non dovremmo forse dare maggiore attenzione a quei Paesi, come Cina e India che non gestiscono adeguatamente i rifiuti plastici, risultando quindi tra i principali responsabili dell’inquinamento ambientale?

Finally, fortunately the situation on the beaches is slowly but steadily improving.. Il picco di livelli di inquinamento è stato raggiunto negli anni 2000 per poi iniziare a diminuire. Secondo un rapporto OSPAR, in particolare tra il 2010 e il 2015 il livello di inquinamento delle spiagge si è abbassato notevolmente e la tendenza alla diminuzione rimane costante.

What actions are possible to improve the situation?

Come abbiamo anticipato nell’introduzione, il problema dell’inquinamento di mari e spiagge non è di facile e veloce soluzione. E siamo anche certi che si dovrebbe agire su svariati fronti. Inoltre, il nocciolo della questione non è il materiale in sé: There are different types of polymers that, depending on their composition, can be recycled infinite times and allow the product to always be given new life.
Di certo, la vera svolta si avrebbe se tutte le persone (o perlomeno la maggior parte) adottassero un comportamento corretto ed evitassero la dispersione dei rifiuti e non ci riferiamo solo alla plastica. Non è affatto un concetto scontato: la più grande rivoluzione in termini di miglioramento dell’ambiente dovrebbe partire proprio correggendo i comportamenti scorretti. How? We need to act at a global level of awareness and spread a truthful, sensible culture that addresses the issue at its root.. And this awareness should also be spread to all the subjects involved (do you remember the fishing boats?) and the governments of the individual countries. And we must also punish offenders more: dai produttori ai consumatori, fino alle stesse nazioni, probabilmente se le conseguenze di tali comportamenti fossero più alte, anche certi comportamenti sarebbero inibiti o ridotti.
Finally technology and research: è fondamentale che tutti i governi e le aziende coinvolte in questo settore continuino a investire nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie e materiali che siano sempre più eco-friendly.

Cosa fa Teamplast per rispettare l’ambiente?

Noi di Teamplast non ci stanchiamo di cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e i nostri più diretti stakeholder sul corretto utilizzo delle materie plastiche e già da molti anni We use polymers that are 100% recyclable. We often produce articles even using pre-consumer plastics, ovvero che derivano da scarti di lavorazione industriale e tutto il processo produttivo è volto alla riduzione dei rifiuti e piuttosto al riutilizzo dei materiali dopo il loro smaltimento. We have equipped each department with waste disposal areas, conferiamo carta e cartone di scarto ad aziende specializzate per il recupero, così come anche alcune tipologie di plastica che non riusciamo a recuperare e riutilizzare al nostro interno. We have abandoned disposable rags and we rely on reliable partners who wash the dirty ones and return them to us clean, so as to avoid creating further waste. Facciamo recuperare vari liquidi di produzione del reparto stampa, così come i pochi oli che derivano dallo scarto dei macchinari.
For several years we have equipped our factories with photovoltaic systems and we optimize travel with our means of transport thanks to better management of movements.